Quando frequentavo le elementari a Casalmaggiore, la Scuola
Comunale Guglielmo Marconi era quella nella piazzetta sotto l’argine del Po.
Aveva i muri gialli e il portone di legno verde e dei grandi
finestroni.
Classi divise, femminili e maschili, grembiulini bianchi le bambine,
noi bambini azzurri, l’unica cosa che li accomunava e ci rendeva tutti uguali
erano le enormi tasche sui fianchi.
Nelle aule ognuno il proprio banco, tanto che non ricordo di
avere mai dovuto fare quei pensierini imbarazzanti tipo “descrivi il tuo
compagno di banco” quelli che, dovevi anche tenere conto con chi giocavi a biglie
o a figurine nei cortili o a pallone all’oratorio il pomeriggio perché se
scrivevi bene di uno si offendeva l’altro.
Però c’era la grande lavagna nera ribaltabile.
Il Maestro Rivetti ogni giorno con il gesso bianco la divideva
in due, da una parte i buoni, dall’altra i cattivi.
Pensandoci
adesso, qualche volta mi sarebbe piaciuto leggere il mio nome tra i cattivi; almeno
una volta mi avrebbe fatto piacere.
Non è mai
capitato, forse perché essendo nel primo banco vicino alla porta, il più vicino,
a scrivere i nomi sulla lavagna venivo di solito chiamato io.
Il
Maestro Rivetti, elegante e impeccabile nel suo vestito grigio principe di
galles prendeva in mano un libro e ci diceva:
"Vedete bambini, quante cose
contengono i libri? Ecco, allora sta a noi sfogliarli e saper cogliere le più
belle, sottolinearle e ricordarle".
Il senso
di quelle parole l’ho capito dopo tanto tempo, una volta cresciuto quando ho
imparato che ogni giorno bisognerebbe continuare a dedicare un po’ di tempo a leggere
per continuare a ricercare e studiare, e non solo di calcio.
Ricordando
le parole del Maestro Rivetti leggendo Erich Fromm avevo sottolineato per
ricordami :
"La libertà rappresenta la capacità di disubbidire.
La libertà e la capacità di disubbidire sono inseparabili".
E di Farida
Wolf :
"Sii
tutto ciò che vuoi essere e cerca di volere tutto ciò che sei veramente".
Carlo Feroldi – www.carloferoldi.weebly.com
Riproduzione Riservata - J Di calcio e d'altre nuvole
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