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martedì 24 marzo 2015

STRESS SOLUTION...CONSIGLIO PRATICO NR.12 (VALE DOPPIO)

non permettere mai a nessuno di farti sentire una merda (un po’ grezzo e scurrile come consiglio però dai, vale doppio, soprattutto per l’autostima)

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Carlo Feroldi
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lunedì 23 marzo 2015

STRESS SOLUTION...CONSIGLIO PRATICO NR.11

Se ogni mattina facciamo la doccia perché poi lasciamo che nella nostra testa si accumulino  sacchi neri di spazzatura pieni di cattivi pensieri e pessimismo?

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 Carlo Feroldi
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sabato 21 marzo 2015

L'ORLANDO FURIOSO

Impedire qualsiasi sfogo da parte di un componente di un team su tutte le furie non è la migliore soluzione, così come non lo è stare ad ascoltare lo sfogo in silenzio senza intervenire. Permettere di manifestare il suo disappunto in maniera accentuata non significa, comunque, tollerare minacce nei propri confronti o rivolte agli altri. La soluzione migliore è aiutarlo a ritrovare la calma e a limitare qualsiasi forma di ulteriore stress. Se le liti all’interno di un team ne riducono il rendimento, è anche vero che il compito del leader è aiutare i componenti della propria squadra a liberarsi dell'astio e della rabbia cercando di far emergere le problematiche di base e, aiutandoli così a risolverle evitando di discutere con chi è in preda alla rabbia, meglio invitarlo a manifestare qual è il problema e le ragioni. Anche quando si è certi che la reazione sia esagerata o che nasca da un comportamento errato a priori, di fronte alle situazioni più delicate, meglio manifestare empatia e comprensione, ponendo tuttavia alcune domande e richieste di precisazioni solo al termine dello sfogo.  Per non creare ulteriori conflitti, meglio raccogliere tutte le informazioni chiedendo conferma a eventuali testimoni solo in un secondo momento, per arrivare, infine a trovare la soluzione al problema.


 Carlo Feroldi
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giovedì 19 marzo 2015

STRESS SOLUTION...CONSIGLIO PRATICO NR.10

Si può vincere anche senza arrivare primi! A qualsiasi livello, nel lavoro così come nella vita privata, in qualsiasi competizione, organizzazione, squadra ecc.  Semplicemente partendo da sé stessi e da quello che si è, accettando le sfide, amministrando se stessi e le proprie energie nella gestione delle emozioni, del tempo e delle priorità, contando sulle proprie conoscenze.


 Carlo Feroldi
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lunedì 16 marzo 2015

SCEGLIERE LE PERSONE GIUSTE

L’errore che compie la maggior parte delle aziende quando si tratta di assumere nuovi collaboratori è assumere chiunque e poi metterli magari  a contatto diretto con il cliente senza minimamente preoccuparsi della soddisfazione di quest’ultimo. Bisognerebbe dedicare più tempo e ricercare maggiore qualità nella fase di engagement e recruiting  e, soprattutto scegliere persone con le competenze adeguate che, tradotto vuol dire scegliere le persone giuste. E’ altresì importante definire gli standard delle perfomance da ottenere. Chi si occupa di engagement e recruiting deve aver chiaro per  chiarire a sua volta, le linee guida entro le quali i collaboratori devono comunicare e agire per rispondere positivamente alle esigenze dei clienti. Diversamente sarà difficile avere uno standard, molto facilmente si creerà solo caos e confusione. Incentivare e investire nella formazione dei propri collaboratori vuol dire rafforzare le loro abilità, capacità e competenze. La capacità di relazionarsi con il cliente non sempre è innata, si può anche imparare con il tempo e con l'esperienza. 



Carlo Feroldi
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giovedì 12 marzo 2015

LA SQUADRA IDEALE NON ESISTE

La squadra ideale?
Non esiste, la squadra ideale è quella che tu costruisci!
Nella fase di costruzione di un team i componenti dovrebbero essere scelti da un gruppo (e spesso accavalliamo e confondiamo i concetti, un gruppo e una squadra non sono la stessa cosa, sono cose completamente diverse) in base alla situazione,  al  momento e agli obiettivi da perseguire in modo armonico per far sì che questi possano essere raggiungibili.
Nella fase di selezione non dovrebbero essere scelti solo i più forti ma, quelli forti che riescono a stare meglio insieme, nel rispetto dei valori e delle regole, nella filosofia, nello spirito di appartenenza, nella fiducia nei compagni e nel piacere di poter trasformare la propria passione in un obiettivo da raggiungere. Bisogna scegliere chi è in grado di trasmettere valori  comunicando e, comunicare vuol dire innanzitutto saper ascoltare, guardare, chiedere, studiare, mischiare, sentire, assaporare, annusare con umiltà.
Da soli non si và da nessuna parte così come da soli non si vince, tutti insieme si è meglio di uno!
E’ importante quindi sacrificare interessi personali per raggiungere gli obiettivi in comune.
Uno dei problemi più grossi nella gestione dei team è che, quando le cose non vanno come dovrebbero andare e gli obiettivi si allontanano si cercano i colpevoli invece che risolvere i problemi, quindi di solito va a finire che si cambiano le persone e i problemi non si risolvono mai.

Per costruire una squadra vincente, la base, il punto fermo dal quale partire è quindi proprio la squadra, cominciando a risolvere i problemi al suo interno, per dare sempre il medesimo senso, per rinforzare il carattere, il team spirit (lo spirito che anima e che distingue ogni squadra) per non ripartire ogni volta sempre da zero, per avere sempre la stessa identità, vissuta da dentro e riconosciuta, perché distinguibile, con  ammirazione anche da fuori da fuori. 



J di calcio e d’altre nuvole
Carlo Feroldi – Riproduzione Riservata


martedì 3 marzo 2015

STRESS SOLUTION...CONSIGLIO PRATICO NR.9

Imparare a dire no vuol dire capire che c’è sempre la possibilità di scegliere qualcosa di meglio.

Carlo Feroldi

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lunedì 2 marzo 2015

I NUMERI 10 IN AZIENDA

Un numero 10 è una persona che condivide i progetti e non ne ostacola la realizzazione, propone idee innovative, lavora con il sorriso diffondendo il buon umore. Straordinaria capacità di integrarsi rapidamente nel team di lavoro non ha continuamente bisogno di particolari direttive. Numero 10 è chi, pur ottenendo buoni risultati, non si sente mai arrivato e soprattutto, animato da una grande passione continua ad aggiornarsi e a studiare perché pensa che non se ne sa mai abbastanza. Sempre positivamente inadeguato per il proprio ruolo, punta costantemente all’auto-miglioramento, si confronta con i migliori cercando di mettere in pratica i loro insegnamenti. Il “sempre e adesso è sempre il momento giusto per ottenere risultati e per realizzare le proprie idee perché non c’è tempo da perdere., il numero 10 non ha tempo da perdere, ecco perchè non vuole aspettare, procrastinare e rimandare. Disponibile al cambiamento e all’innovazione li cavalca cercando di anticiparli agendo e producendo risultati. Concentrato più sulle soluzioni che sui problemi pensa che, qualsiasi ostacolo o difficoltà, possano essere superati e risolti. Fino a qualche tempo fa, avere in azienda brave persone, laboriose e con il senso del dovere, per un imprenditore voleva dire molto, oggi non basta più! Oggi, un collaboratore che non abbia un buono stimolo al miglioramento personale e una buona predisposizione all’innovazione, è in fuori gioco perché il mondo del lavoro è cambiato ed esige nuovi atteggiamenti, specifiche peculiarità e professionalità. Quanto vale quindi per un imprenditore sapere di avere in azienda qualcuno che gli propone delle soluzioni e non altri problemi? Un numero 10 è una persona così, ed è proprio quella che ti fa innamorare  del tuo lavoro e della tua azienda 




Carlo Feroldi
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