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sabato 21 marzo 2015

L'ORLANDO FURIOSO

Impedire qualsiasi sfogo da parte di un componente di un team su tutte le furie non è la migliore soluzione, così come non lo è stare ad ascoltare lo sfogo in silenzio senza intervenire. Permettere di manifestare il suo disappunto in maniera accentuata non significa, comunque, tollerare minacce nei propri confronti o rivolte agli altri. La soluzione migliore è aiutarlo a ritrovare la calma e a limitare qualsiasi forma di ulteriore stress. Se le liti all’interno di un team ne riducono il rendimento, è anche vero che il compito del leader è aiutare i componenti della propria squadra a liberarsi dell'astio e della rabbia cercando di far emergere le problematiche di base e, aiutandoli così a risolverle evitando di discutere con chi è in preda alla rabbia, meglio invitarlo a manifestare qual è il problema e le ragioni. Anche quando si è certi che la reazione sia esagerata o che nasca da un comportamento errato a priori, di fronte alle situazioni più delicate, meglio manifestare empatia e comprensione, ponendo tuttavia alcune domande e richieste di precisazioni solo al termine dello sfogo.  Per non creare ulteriori conflitti, meglio raccogliere tutte le informazioni chiedendo conferma a eventuali testimoni solo in un secondo momento, per arrivare, infine a trovare la soluzione al problema.


 Carlo Feroldi
:-)Riproduzione Riservata

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