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martedì 16 dicembre 2014

DECIDI QUALCHE COSA MA DECIDI


Ogni giorno siamo sopraffatti dagli impegni e dallo stress, del lavoro e della vita quotidiana.
Ci sono volte in cui abbiamo perfino la sensazione di non avere neanche il tempo per capire se quello che stiamo facendo sia giusto o sbagliato.
Come a tutti, capita anche a me che ci siano volte che debba prendere  decisioni.
Forse alcune tra quelle che ho preso non saranno state perfette, ma ho imparato che è meglio prendere decisioni imperfette piuttosto che essere alla continua ricerca di decisioni perfette che non si troveranno mai.
Molte persone stanno dove stanno per paura di prendere decisioni sbagliate.
Non ci sono decisioni sbagliate, ci sono decisioni che portano risultati diversi dalle aspettative e offrono la possibilità di fare le cose in modo diverso, la prossima volta.
 Chi non si è mai trovato ad un bivio, nella situazione di dover  scegliere tra due vie ed essere indeciso sulla strada migliore da prendere?
E’ una situazione abbastanza difficile cosi come è comune quella di dovere prendere delle decisioni.
Tutti ci abbiamo passato qualche notte insonne.
Personalmente, dopo aver imparato qualche volta a mie spese, cioè sulla mia pelle che, agire d'istinto non sempre va bene specialmente quando le decisioni sono importanti.
Bisogna essere consci delle proprie capacità e fidarsi dell’istinto non basta, tanto meno dei consigli degli amici e dei parenti.
Bisogna riflettere, per cui, quando devo prendere una decisione importante mi isolo, stacco il telefono, prendo un foglio bianco in A3, una penna e mi annoto le risposte che do a cinque domande fondamentali:
§  chi sono
§  da dove vengo
§  chi conta davvero per me
§  cosa conta davvero per me
§  cosa mi trattiene
§  cosa mi spinge.
Non è proprio che sia una cosa semplice, per rispondere a queste domande bisogna necessariamente rivedere il proprio percorso nella vita, personale e professionale partendo da lontano, concentrarsi sugli eventi, i momenti e le situazioni che nel bene o nel male, in positivo o in negativo l’hanno segnata e scavare nel più profondo delle proprie motivazioni.
Successivamente valuto limitando a sei i piani di azione possibili e le vie percorribili:
§  la via di ciò che mi affascina
§  la via conosciuta (seguire la strada conosciuta o buttarmi in una nuova avventura)
§  la via della ragione (consigliandomi con una strettissima cerchia di persone di fiducia)
§  la via del ritorno (cambiare senza discostarmi dal passato)
§  la via di ciò che sogno
§  la via sconosciuta.
Non so se esiste una formula, un modo giusto.
Quando devo decidere qualche cosa di importante ho imparato a fare così perché mi permette di mettermi davanti più fattori da valutare e di conseguenza più vie da seguire.
Mi sembra ancora di sentire mia madre quando da piccolo mi diceva ‘’decidi qualche cosa ma decidi’’


J di calcio e d’altre nuvole 
Carlo Feroldi-Riproduzione Riservata
www.carloferoldi.weebly.com