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martedì 3 maggio 2016

IL LORD

Trovare le parole per celebrare la rivincita, il trionfo, la vittoria di una persona per bene (e che qualche rospo ha dovuto pur ingoiarlo) quando lo stanno facendo tutti, è fin troppo facile e retorico.

Capacità, profilo e valore c’è una carriera che parla. 

Prima di quel giorno alla Pinetina di quattro anni fa non l’avevo mai conosciuto (così come poi non l’ho nemmeno più rivisto) e il mio stupido timore reverenziale che avevo le prime volte che tornavo dall’Africa e dovevoper forza di cose incontrarmi e rapportarmi con personaggi di grosso calibro del nostro calcio erano già svaniti da qualche tempo.
Ero lì ad accompagnare un cliente a un evento nemmeno di calcio organizzato da una grande azienda. 
Dopo l’allenamento dell’Inter, davanti a portate misurate, seduti di fianco allo stesso tavolo, mi aveva chiesto incuriosito qualche cosa delle mie esperienze nel calcio, di cosa facessi adesso e dei miei programmi futuri.
Perfettamente a mio agio gli dissi che, proprio in quei giorni, una conoscenza dalle parti di Brescia mi aveva proposto di tornare a dedicarmi per una società italiana a un progetto al quale avevo già lavorato in precedenza e ci stavo pensando.
“Aho daje, che bello”
Una volta alzati da tavola, al bancone del bar della Pinetina sorseggiando il caffè, prima di salutarci cordialmente con una piccola botta al gomito, mettendo la mano davanti la bocca, piano che nessuno potesse sentire, manco l’elegantissimo barista, mi fa “a Carle’, pensace bene, stacce attento e parate er culo, se stanno a magnà tutto, tra un po’ se magneranno pure la squadra de calcio”.
Cosa che puntualmente qualche tempo dopo si è verificata.
Gli esperti dicono che la più grande capacità che dovrebbe avere un Manager per essere veramente grande è quella di sapere guardare oltre per capire, prevedere e prevenire cosa succederà.
Ecco, mentre tutti celebrano il Grande Allenatore, a me piace ricordare con quest’aneddoto l’incontro casuale e fortuito con una brava persona prima di tutto, e poi con un Grande Manager (e non solo perché all’estero l’allenatore è chiamato così perché si deve occupare di tutti gli aspetti di un Club).
Il Lord, con la sua grande capacità di guardare oltre, osservando anche le persone e i loro comportamenti, già qualche tempo prima aveva visto giusto.


Carlo Feroldi – www.carloferoldi.weebly.com
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