Mi
dispiace ma anche con questo tempo che sembra perfino di essere in autunno, che
non sai mai come prenderlo specialmente in questi giorni che ti invita al suo
gioco di prestigio preferito
“metti-il-piumone-togli-il-piumone-rimetti-il-piumone” io, come tutti gli anni,
com’è tradizione, anche se ero lontano, il pranzo del 1 maggio con il mio
datore di lavoro non me lo sono proprio perso.
Soprattutto di questi tempi, vedendo come stanno cambiando in fretta, è la
giornata ideale per mettersi seduti al tavolo di una trattoria e, tra una
portata e l’altra parlare di come e dove è meglio investire, di quali possano
essere e come affrontare le decisioni migliori da prendere, di nuove idee in
movimento, dei progetti che stiamo portando avanti e di quelli futuri.
Anche se è festa, è un’occasione importante per restare belli e centrati.
Sono tempi questi nei quali bisogna esserlo.
La tanta imbecillità di tanti si infrange contro la muraglia di gente che
prende l’aulin per dormire di notte, per non andare giù di testa continuando
pensare che a cinquant’anni il mondo del lavoro l’ha estromesso e un altro non
riesce a trovarlo nonostante la sua esperienza alle aziende servirebbe e ha una
famiglia da mantenere.
C’è chi è costretto, pur di lavorare, a fare dei lavori di merda e, nonostante
questo, oltretutto viene anche sfruttato.
C’è chi pur di lavorare è disposto a fare anche i lavori più umili, spedisce
curriculum in continuazione a destra e a sinistra ad aziende, che non hanno
nemmeno la minima educazione per rispondere ‘’no grazie, ma non ci interessa’’.
C’è chi è costretto per lavorare per mangiare perfino a inventarsi dei lavori.
Da festeggiare oggi credo ci sia stato solo questo, non è tanto ma in tempi
così non è nemmeno poi così poco, una giornata in relax seduti alla tavola
imbandita di una trattoria a parlare con il mio principale.
(che poi sono io).
Carlo Feroldi – www.carloferoldi.weebly.com
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