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sabato 5 marzo 2016

ATTACCAMENTO ALLA MAGLIA? SI MA QUALE?

Alla gente non si può imporre chi amare, figuriamoci di amare una maglia di calcio, però nemmeno così.
Guardi la tv e pensi stia giocando il Livorno,  la Reggiana o la Salernitana e scopri che è la Lazio che gioca con la maglia amaranto, cambi canale e vedi una partita tra due squadre che credi di non conoscere, giocano i blu contro i verdi e ci metti un po’ a capire che stanno giocando la Juventus contro il Parma.
Cambi canale , pensi che stia giocando il Palermo e invece è il Cesena con la nuova maglia rosa dedicata a Pantani.
La Roma a volte gioca con una maglia nera che sembra più un abito da sera.
Da bambini sceglievamo la squadra del cuore anche per i colori della maglia che identificava più la squadra che un singolo giocatore, oggi tra seconde e terze divise non si capisce più niente.
E’ il marketing dello sport, quello che nel calcio un po’ alla volta ci sta togliendo tutto, compreso la voglia di andare allo stadio.
Pensare che quando hanno inventato la tv a colori ed eravamo bambini eravamo così contenti perché chi non poteva andare allo stadio poteva vedersi materializzato attraverso lo schermo i propri colori per i quali ci si agitava fin da piccoli.
Quasi quasi era meglio quando le partite in tv le trasmettevano in bianco e nero, o meglio, in grigio.
C’era più gusto.


Carlo Feroldi – www.carloferoldi.weebly.com
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