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martedì 22 marzo 2016

ALLAH SARA’ GRANDE, PERO’ QUALCHE FIGLIO DI PUTTANA IN GIRO PER IL MONDO CE L’HA PURE LUI

A volte pensiamo che certe cose capitino sempre e solo agli altri.
Poi ci sono volte nelle quali siamo costretti, nostro malgrado a toccare con mano. 
Affetti che stanno preparando i bagagli per rientrare dopo un viaggio di lavoro (avrebbero dovuto essere in aeroporto nel pomeriggio) sono costretti a starsene asserragliati nel caos in un hotel del centro presidiato dall'esercito.

Immagini in tv, gente che piange, bimbi piccoli impauriti e disperati come ostaggi in una città in stato di guerra.

A casa nonne con il rosario in mano,  nonni che piangono con i convulsi davanti alla tv tanto che devi chiamare il medico di famiglia per farti consigliare e onvincerli a prendere qualche goccia di tranquillante che sia compatibile con la montagna di scatolette farmaci che già prendono normalmente.

Quando tocchi con mano è difficile esprimere quello che provi mentre cerchi di tenere il filo di tutto.
Gratitudine perchè sai che ci sono, li hai appena sentiti, seppure con difficoltà riesci a comunicare.


E poi?

Provi rabbia, solo rabbia, tanta rabbia.
Uomini o donne che si sono fatti esplodere?
Ma non chiamiamoli uomini o donne, non so bene come si possano definire, ma non chiamiamo quella gentaglia uomini.
Non chiamiamo quella gentaglia donne.
Non chiamiamo quella gentaglia nemmeno animali.
Allah sarà pur grande, ma qualche figlio di puttana in giro per il mondo ce l'ha pure lui. 


Carlo Feroldi – www.carloferoldi.weebly.com
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