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giovedì 14 gennaio 2016

RIGA DRITTO

Ho fatto mia la fortuna di avere genitori non complicati, semplici e di quelli che parlano poco, si direbbe perfino sintetici, di quelli che però, quando parlano, lo fanno in modo giusto e soprattutto parlano il giusto.
Mi raccomando riga dritto!
E’ una di quelle raccomandazioni che chissà quante volte mi sono sentito dire. 
Quello che da piccolo era un insieme, un contenitore di consigli, sii educato, comportati bene, stai attento a chi frequenti, ragiona con la tua testa e non ascoltare gli altri, e non per ultimo studia, li hanno sempre riassunti, forse pensando che fossero troppi per me da ricordare, in una raccomandazione sola “riga dritto”.
Poi, una volta cresciuto, ricordi quel consiglio che è una specie di contenitore, un  insieme di consigli, lo elabori e lo adattai alla situazione nella quale ti muovi.  
Quando i risultati, e non parlo solo di quelli sportivi, non mi soddisfano, perché magari avevo un’attesa troppo alta, basata di più sull’intimo desiderio di vederli glorificati che su fattori realmente attendibili, continuare sulla mia strada, è seguendo quella riga immaginaria sulla mia strada, forte delle competenze che ho acquisito, delle mie convinzioni, cercando ogni giorno sempre di migliorarmi e di imparare dalle esperienze, anche quelle negative, le mie e quelle degli altri è il modo che mi fa sentire forte e più sicuro per ottenere quello che voglio.
Riga dritto!
Sempre e comunque.

Carlo Feroldi – www.carloferoldi.weebly.com
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