Ci
sono volte nelle quali bisogna andare anche in posti dove nessuno vorrebbe
andare.
E’
giusto così, essere uomini o donne vuol dire anche questo soprattutto se, hai
un amico come Elio, che ha avuto qualche piccolo problema (lui lo chiama così)
fa un po’ più fatica a tirar fuori le parole che non siano l’esatto, quell’intercalare
che aveva già prima, che infilava in ogni discorso almeno una decina di volte.
Esatto!
Anche
se Elio, esatto nel senso di preciso, non lo è mai stato.
Lui
è quello che sta aspettando da mesi che suo fratello vada a trovarlo, gli porti
una radiolina così, la domenica pomeriggio passa il tempo ascoltando le
partite, come si faceva una volta.
Alla
fine la radio e anche una televisione gliele abbiamo comprate noi e, con
l’avanzo della colletta tra amici abbiamo telefonato (Elio non lo sa) per avere,
ma soprattutto per dare a suo fratello una conferma importante, già lo
sapevamo, era un grande stronzo prima, è rimasto tale.
Industrialotto
di quelli a zero sensibilità, da suo fratello non ci è mai andato e tanto meno gli
telefona.
Elio l’aveva già prima, il grande
potere se lo incontravi di cambiarti al meglio la giornata regalandoti la sua
allegria e il buonumore.
Mai visto arrabbiato, con
qualsiasi tempo, in qualsiasi stagione.
Pensavamo che fosse cambiato dopo di
quel piccolo problema’’ che ha avuto che da qualche mese ormai lo costringe in
un letto di ospedale di campagna.
Non so, dove trovi la forza,
sembra perfino felice quando gira la testa verso destra, verso la vetrata che da
sul giardino con la fontana e la statua della Madonna.
<< L la tua s squadra co
come va di esatto? Sa sa sai che sa sabato, ti ho visto alla te televisione? Venerdì
o sabato?>>
Sabato << ah ecco, sabato,
esatto, esatto >>
E’ sempre stato così, Elio si
preoccupa soprattutto degli altri e per gli altri, sembra perfino trovare
energie e forze nella forza degli altri, quelli che ‘’sono tutto a posto’’.
<< Le s suore vv venerdì
hanno detto c che, dopo la mm, la Messa c’è la f festina con il pp panettone e
lo ss spumante>>.
Per chi nella vita si è sempre
accontentato di poco, a chi è sempre bastato poco, per essere felice, in questi
momenti, con quel piccolo problema’’cosa può pretendere a Natale?
L’unico dubbio << mm ma vv
volevo cc chiederti uu una cosa, mm ma vv venerdì ci sono le partite? >>
<< No Elio, venerdì è
Natale>>
<<Esatto, esatto>>
Aa allora, dico a Ss Suor Paolina
che ci vado, mm mi faccio portare in cc carrozzina.
Già, Suor Paolina, la giovane
(deve essere una novizia) sorella-culon-brasileira, quella che con il sorriso,
facendo il verso con la manina, se gli chiedi notizie di Elio, ti dice che è
un po’ birichino e lui gli risponde << Esatto Ss Sorella, esatto>>.
E cosa rispondi, come fai a stare
serio, più che ridere cosa fai?
Lei non sa, che noi sappiamo che
ha le corna (piccole e simpatiche come Elio).
Sì perché poi, nell’altro turno
c’è Betty (Ss Suor Elisabetta) che, immancabilmente, ogni volta ci saluta
sempre allo stesso modo con l’accento inconfondibile veneto.
<< Ecolo un altro de la
banda>> se qualcuno va da solo in visita a Elio, oppure << ecoli,
va che banda >> quando ci si va con la compagnia (con tutta la banda).
<< Si sì, l’è un bel birichino,
>>
<< Esatto Ss Sorella, esatto
>>
Oddio Elio bello non lo è mai
stato, birichino?
Dai, passiamolo come segreto (diciamo
professionale?).
Sviando il discorso, comunque non
solo perché ormai mancano tre giorni a Natale, che vale la pena di fare
quaranta minuti di corriera per andare e quaranta per tornare per andare in un
posto dove nessuno vorrebbe andare, non solo da ricoverato, anche da
visitatore.
C’è sempre tra gli amici qualcuno
che non si dimentica, quando può, magari facendo ‘’una volata’’ in una pausa di
lavoro saltando il pranzo, magari appena finito la sera rinunciando a passare
dal bar, e questo mi piace, perché è bello.
Vale la pena perché impari, senti
con le tue orecchie e vedi con i tuoi occhi quello che a volte la gente
racconta, che ci sono persone che, anche quando un caso della vita gli presenta
un conto salato, affrontano il problema nonostante, pagano il loro debito con una
forza d’animo incredibile che a volte ti chiedi ma come fanno.
<< Ss se pp per caso vedete
mio ff fratello ditegli di andare a q quel paese >> il massimo delle sue
parolacce, mai sentito Elio dire una parolaccia.
Elio, ma quando mandiamo la gente
a quel paese, esattamente, dove va?
Carlo Feroldi – www.carloferoldi.weebly.com
Riproduzione Riservata - J Di calcio e d’altre nuvole
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