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martedì 22 dicembre 2015

ESATTAMENTE

Ci sono volte nelle quali bisogna andare anche in posti dove nessuno vorrebbe andare.
E’ giusto così, essere uomini o donne vuol dire anche questo soprattutto se, hai un amico come Elio, che ha avuto qualche piccolo problema (lui lo chiama così) fa un po’ più fatica a tirar fuori le parole che non siano l’esatto, quell’intercalare che aveva già prima, che infilava in ogni discorso almeno una decina di volte.
Esatto!
Anche se Elio, esatto nel senso di preciso, non lo è mai stato.
Lui è quello che sta aspettando da mesi che suo fratello vada a trovarlo, gli porti una radiolina così, la domenica pomeriggio passa il tempo ascoltando le partite, come si faceva una volta.
Alla fine la radio e anche una televisione gliele abbiamo comprate noi e, con l’avanzo della colletta tra amici abbiamo telefonato (Elio non lo sa) per avere, ma soprattutto per dare a suo fratello una conferma importante, già lo sapevamo, era un grande stronzo prima, è rimasto tale.
Industrialotto di quelli a zero sensibilità, da suo fratello non ci è mai andato e tanto meno gli telefona.
Elio l’aveva già prima, il grande potere se lo incontravi di cambiarti al meglio la giornata regalandoti la sua allegria e il buonumore.
Mai visto arrabbiato, con qualsiasi tempo, in qualsiasi stagione.
Pensavamo che fosse cambiato dopo di quel piccolo problema’’ che ha avuto che da qualche mese ormai lo costringe in un letto di ospedale di campagna.
Non so, dove trovi la forza, sembra perfino felice quando gira la testa verso destra, verso la vetrata che da sul giardino con la fontana e la statua della Madonna.
<< L la tua s squadra co come va di esatto? Sa sa sai che sa sabato, ti ho visto alla te televisione? Venerdì o sabato?>>
Sabato << ah ecco, sabato, esatto, esatto >>
E’ sempre stato così, Elio si preoccupa soprattutto degli altri e per gli altri, sembra perfino trovare energie e forze nella forza degli altri, quelli che ‘’sono tutto a posto’’.
<< Le s suore vv venerdì hanno detto c che, dopo la mm, la Messa c’è la f festina con il pp panettone e lo ss spumante>>.
Per chi nella vita si è sempre accontentato di poco, a chi è sempre bastato poco, per essere felice, in questi momenti, con quel piccolo problema’’cosa può pretendere a Natale?
L’unico dubbio << mm ma vv volevo cc chiederti uu una cosa, mm ma vv venerdì ci sono le partite? >>
<< No Elio, venerdì è Natale>>
<<Esatto, esatto>>
Aa allora, dico a Ss Suor Paolina che ci vado, mm mi faccio portare in cc carrozzina.
Già, Suor Paolina, la giovane (deve essere una novizia) sorella-culon-brasileira, quella che con il sorriso, facendo il verso con la manina, se gli chiedi notizie di Elio, ti dice che è un po’ birichino e lui gli risponde << Esatto Ss Sorella, esatto>>.
E cosa rispondi, come fai a stare serio, più che ridere cosa fai?
Lei non sa, che noi sappiamo che ha le corna (piccole e simpatiche come Elio).
Sì perché poi, nell’altro turno c’è Betty (Ss Suor Elisabetta) che, immancabilmente, ogni volta ci saluta sempre allo stesso modo con l’accento inconfondibile veneto.
<< Ecolo un altro de la banda>> se qualcuno va da solo in visita a Elio, oppure << ecoli, va che banda >> quando ci si va con la compagnia (con tutta la banda).
<< Si sì, l’è un bel birichino, >>
<< Esatto Ss Sorella, esatto >>
Oddio Elio bello non lo è mai stato, birichino?    
Dai, passiamolo come segreto (diciamo professionale?).
Sviando il discorso, comunque non solo perché ormai mancano tre giorni a Natale, che vale la pena di fare quaranta minuti di corriera per andare e quaranta per tornare per andare in un posto dove nessuno vorrebbe andare, non solo da ricoverato, anche da visitatore.
C’è sempre tra gli amici qualcuno che non si dimentica, quando può, magari facendo ‘’una volata’’ in una pausa di lavoro saltando il pranzo, magari appena finito la sera rinunciando a passare dal bar, e questo mi piace, perché è bello.
Vale la pena perché impari, senti con le tue orecchie e vedi con i tuoi occhi quello che a volte la gente racconta, che ci sono persone che, anche quando un caso della vita gli presenta un conto salato, affrontano il problema nonostante, pagano il loro debito con una forza d’animo incredibile che a volte ti chiedi ma come fanno.
<< Ss se pp per caso vedete mio ff fratello ditegli di andare a q quel paese >> il massimo delle sue parolacce, mai sentito Elio dire una parolaccia.

Elio, ma quando mandiamo la gente a quel paese, esattamente, dove va? 


Carlo Feroldi – www.carloferoldi.weebly.com
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