Sono uno di quelli che non
amano particolarmente le Feste, non solo il Natale ma anche Capodanno, il
Carnevale, la Pasqua, il Ferragosto.
Mi mettono addosso malinconia, nostalgia e un
po’ di tristezza.
Come nel paesaggio del mulino bianco
sono giorni nei quali tutti devono volersi bene, (ci scusiamo per
l’interruzione, le ostilità riprenderanno non appena possibile, subito dopo
l’Epifania).
Sono giorni nei quali sembra che
debba regnare l’allegria a tutti i costi, solo che, per tanti di noi non è
così.
A tanti di noi le Feste creano
quel senso di fastidio, di malinconia di nostalgia che sconfina in tristezza, tanti
di noi, sperano solo che passino in fretta, ma il più in fretta possibile.
La sola idea di essere costretti
a una convivenza quasi forzata con conoscenti, gente che a mala pena sai chi è,
con certi parenti, ci fa diventare ansiosi.
In questi giorni dell’anno ci
sta pure che si finisca poi per fare bilanci e si possa essere più malinconici
e apatici del solito.
Va beh dai, cercheremo allora
da parte nostra di aiutare gli altri ed essere più leggeri e flessibili per non
rovinare le loro Feste, agendo il più possibile sulla base dei nostri desideri
e, cercando anche di dire qualche no, spiegando bene le nostre ragioni
soprattutto per farle capire e perché possano capirle gli altri, a quelli che non
sono in grado.
Anche gli altri speriamo ci
vengano incontro dandoci una mano.
Siamo disponibili a vivere il
confronto con gli sboroni che in questo periodo non mancano mai (e che si
raccontano chissà perché sempre per Natale), con serenità, in maniera
costruttiva, anche se ci sono delle differenze che vanno a nostro sfavore, ma
chi se ne frega!
Cercheremo per quanto possibile
di essere e di vedere positivo su quanto di bello ci aspetterà finite queste
Feste e su quanto di buono andremo a fare. Quanto fascino poi, o quanta malinconia,
nostalgia e tristezza esercita su di noi il ricordo degli entusiasmi di Feste
passate?
Magari tantissimo, ma il
ricordare non sempre è all’altezza delle attese per noi che abbiamo imparato a
non aspettarci niente da nessuno così da non restare poi delusi.
Certo che l’entusiasmo di certi
Natali rimane insuperabile, amavamo sognare attraverso storie e sfide
impossibili, in certi anni tutto era una nuova sfida e, tutto era accolto con
euforia, entusiasmo, voglia di festeggiare perché dopo c’era da costruire e
stupire.
Oggi rievocare, anche solo
nostalgicamente lo stesso spirito magari non è la stessa cosa, in certi anni il
tutto era una cosa completamente diversa.
Sai te cos’è che prende persone
come noi in questi giorni nei quali tutti gli altri sembrano essere più felici,
sarà colpa del nostro carattere, sarà la pasta con la quale siamo fatti, sarà
il Christmas Blues sarà la nostalgia che diventa canaglia, oppure più
semplicemente, la malinconia del Natale, che arriva puntualmente e, puntualmente
passerà come per magìa una volta trascorsi questi giorni di vacanza.
So che è un’utopia, mi piacerebbe ci fossero delle Feste senza il
bisogno di fare degli Auguri, Feste nelle quali la gente non si augura niente
perché non gli manca niente.
Significherebbe che la gente ha già le cose che auguriamo e
che meriterebbe, almeno quelle essenziali, quelle più importanti, la salute
innanzitutto, una casa e un lavoro, dei governanti davvero capaci e meno
cialtroni, una politica diversa.
Siccome appunto, è un’utopia, allora Auguri !
Prima di tutti e specialmente a chi è alle prese ed è incastrato
in qualche malattia e nella sofferenza e a chi è ingarbugliato in qualche
problema e situazione difficile.
Di cuore l’Augurio che tutto si risolva per il meglio
e che possa tornare al più presto il sorriso.
A tutti Auguro le migliori qualità,
L’allegria
L’amore
per l’essere corretto, quello verso tutti gli esseri, per la giustizia e per la
probità
L’attenzione
La
capacità di allontanarsi dagli onori, di condividere il gioco con gli amici, di
non vantarsi per i propri studi, di non trovare piacere nell’ impartire ordini.
La
chiarezza
La
comprensione
La
capacità di allontanarsi dagli onori
La
facilità di parola
La
fiducia
La
generosità
Le
intuizioni che vengono dal cuore
La
lentezza nell’incollerirsi
La
moderazione negli eccessi, negli affari, nelle conversazioni, nelle comodità,
nella leggerezza, nel ridere, nei rapporti con il mondo
La
modestia
La
pazienza
Il
rispetto, per gli altri e per se stessi
Il ritegno
nel parlare
La
tranquillità mentale
L’umiltà
Bagagli riposti in garage,
l’auto parcheggiata, il cellulare che squilla di meno e impostato in modalità -
excuse not reached.
Voglio
dedicare com’è giusto, il tempo che meritano i miei affetti, le persone che in
silenzio mi accettano così come sono, per quello che sono, mi
danno dei consigli, mi danno forza, mi pensano, mi sopportano, hanno stima di
me e soprattutto hanno la pazienza di aspettarmi.
Sono le
persone delle quali non parlo mai, che non leggi mai nei pochi articoli sui
giornali, non vedi mai al mio fianco nelle foto perché, nella loro semplicità hanno
scelto così ed è una scelta che rispetto, sono persone che ci sono e mi fanno
sentire bene.
In
occasione delle festività mi prendo una pausa soprattutto per loro.
Buone Feste, ci rivediamo qui, o da qualche altra parte quando
saranno passate.
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