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martedì 3 novembre 2015

N+O=NO!

Un conto è essere buoni.
Un altro è essere in balia degli altri, delle loro esigenze (trascurando le proprie)  e pretese perché si è troppo buoni.
Tante volte ci sono cascato anch’ io per non essere stato capace di dire un semplice no.
Anche se ero centrato nelle mie cose, bastava che un collega mi chiedesse un favore perché mollassi tutto e mi dedicassi subito a lui.
Forse era per un malinteso e sottinteso spirito di solidarietà secondo il quale per sei una persona buona e disponibile devi mettere gli altri prima di te stesso.
Può essere che inconsciamente pensassi che dire no mi avrebbe fatto perdere amici oppure che avessi bisogno di essere apprezzato.
Per intenderci, non è che adesso non senta il desiderio di essere apprezzato e benvoluto, però ho capito che dire sempre si a tutti, anche quando non hai nessuna voglia di fare ciò che gli altri ti chiedono, ha lo stesso valore di un no detto alle persone che contano di più.
Non essere capaci di dire no quando serve, ti fa sentire in balia degli altri che pensano di farti fare quello che vogliono, ti fa sentire quanto sei debole.
Ne va della tua autostima e, anche gli altri perdono stima di te.  
Non è che a dire sempre e per forza di si gli altri ti prendano per un santo, potrebbero pensare di te che sei uno che non ha le palle per rifiutare.
Quando diventi capace a dire no, può essere che gli altri pensino che, all’improvviso sei diventato un po’ stronzo.
Dipende, chi è sufficientemente intelligente arriva a capire da solo che ciò a cui ti presti, e quello che concedi non è per forza dovuto ma solo un favore e, se una cosa la devi fare perché sei obbligato non è più un favore.
Abbiamo preso l’abitudine di dire si anche quando pensiamo no perché ci hanno abituato a credere che siamo amati per ciò che facciamo e non per quello che siamo.
La conseguenza è che spesso accumuliamo talmente tanti si che finiamo per agitarci, come una bottiglia di acqua gassata quando la stappi che schizza, schizzando un no al primo che capita a tiro o anche quando non ne varrebbe la pena accollandoci, molto spesso pagandone le conseguenze.
Quando gli altri pretendono di obbligarci, e vogliono a tutti costi farci fare qualche cosa controvoglia, è necessaria una formula magica
N+O = No!
Serve per rifiutare senza aggressività, senza arroganza e con disinvoltura.
Come a volte fa l’Omone , con il giusto tono di voce ed il sorriso.
Bella fatica, per forza, la formula magica l’ha inventata lui.

J Di calcio e d’altre nuvole 
Carlo Feroldi-Riproduzione Riservata 
www.carloferoldi.weebly.com



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