Un evento rimandato a Pavia, al quale
avrei dovuto partecipare di venerdì ha comunque sempre il suo bel vantaggio, ti
anticipa il gusto e il sapore del week end.
Sbrighi qualche cosa d’altro pregustando
la sera da organizzare: pizza, le fette da asporto del Lino, la migliore che
puoi recuperare in zona, nel tornare, un salto alla Legler a comprare la Pepsi
gigante e poi, finalmente la doccia, in boxer e maglietta sul divano, mani
nello scatolone delle vecchie video-cassette da guardare, da scegliere, se
gettare o tenere e sistemare e un salto indietro nel tempo.
Questa sera tocca a me: 007 o Fantomas?
Cinema Don Bosco, la domenica, ingresso
400 lire due film!
Se in
tasca avevi qualche cosina di più della paghetta domenicale, gazzosa e stringa
di liquirizia da usare come cannuccia.
Il proiettore
aveva la luce che non era fornita da una lampada ma da carboncini.
In totale
le macchine erano tre, una con lampada, ma con notevoli problemi alla ruota inferiore
(trainante) che, non so come, riuscivano a far funzionare ugualmente, e
un'altra a passo ridotto (pellicola da 16 mm invece che 35) che era una
garanzia di efficienza.
Noi che
gridavamo << mõtag dal carbogn e giù a ridere >>.
Ricordo
anche, quando la pellicola bruciava e tutti << oooooh al ciapa fõg
ocioooooo >>.
I carboncini
dovevano essere curati perché se si allontanavano tra di loro troppo, si
affievoliva la luce e la pellicola bruciava per colpa della ruota che non la
tirava.
Aveva
galleria e platea, d’estate il cinema lo facevano in cortile ma era meno
intrigante.
La domenica si mangiava a mezzogiorno, all’una e mezza si ritrovavano i quattro dell’Ave Maria, io, Tino, Luigi e Pietro.
La domenica si mangiava a mezzogiorno, all’una e mezza si ritrovavano i quattro dell’Ave Maria, io, Tino, Luigi e Pietro.
Si
arrivava alla curva e si aspettava, non senza timore, vicino al portone di una vecchia
cascina fino a quando non uscivano loro.
Quando
uscivano, la domenica aveva preso tutta un’altra piega.
Avevamo
raggiunto l’età minima per entrare da soli in un cinema, l’età delle prime
smorosate.
Non avevamo
un metodo ma siamo diventati grandi anche così.
Ti sedevi,
prima che si sedesse lei, avevi già allungato le mani sotto, immancabilmente lei
si sedeva di colpo e ti rimanevano schiacciate dentro le dita nelle vecchie
sedie ribaltabili di legno.
<<
Cosa c’è>> <<niente, niente>>
Questo quando ti andava
bene perché, se ti beccava la torcia e l’occhio attento di Don Mario Brusa (era
anche professore di religione) che, nel buio della sala
del cinema cercava chi allungava le mani con le ragazzine -
l’at mulava 'na funsa-.
Andavi a casa e
avevano perfino il dubbio che al cinema ci fossi andato davvero.
Ti chiedevano di
raccontare il film che avevi visto e non ti ricordavi più.
Ma sì, ma in
fondo cosa ce ne fregava del film.
Fantomas
affascinava e affascina anche ora, anche dopo tanto tempo è sempre così attuale,
mette d’accordo tutti perché piace a tutti.
Ti
piacciono le auto?
Resti incantato
dalla sua DS, cabrio e, oltretutto volante.
Ti
piacciono le scene d’azione?
Se ti
piace l’azione, i film di Fantomas sono pieni di scene d’azione!
Se ti piacciono
il glamour, la parte glamour dei super-ricchi.
Ti piacciono
le gnocche?
Nei film
di Fantomas c’è sempre anche quella spruzzatina di gnocche che non guasta mai,
comunque sempre vestite di modo che, alla Legler, quando vado a fare la spesa non
ne ho mai viste di vestite così.
Ti piacciono
il lusso e anche certe location?
Vedi di
quel lusso e certe location che te le sogni.
Ti piace
la tecnologia?
Nei film
di Fantomas è tutto un bottone che basta schiacciare.
Ti
piacciono i viaggi?
Nei film
di Fantomas ci sono viaggi, e che viaggi, e in che posti.
Il bello
dei film di Fantomas è che ti ci tira dentro e ti prende perché in fondo, anche
se a volte è un po’ un bastardo, cattivo, e anche spietato, ti da anche una certa
tranquillità, quella delle storie che finiscono comunque sempre bene.
Fantomas
piace perché, per un’ora e mezzo di film mette tutti d’accordo.
Bambini,
donne e uomini, tutti amano Fantomas.
Questo
per un’ora e mezza di film, poi nella vita ma t’immagini essere come Fantomas?
Chi resisterebbe
a tutti quanti quei cocktail e wisky che si bevono in ogni film?
<< Fantomas
scusa porti tu i bambini a scuola domani mattina >>.
<<
Scusa ma non posso, domani mattina parto presto, ho una missione speciale in
Thailandia, sono comunque di ritorno per cena >>.
Sei
sempre il solito, Fantomas.
J Di calcio e d’altre nuvole
Carlo Feroldi-Riproduzione Riservata
www.carloferoldi.weebly.com
J Di calcio e d’altre nuvole
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