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martedì 13 agosto 2024

Bonjour travellers

 Credit foto © carloferoldi.com Di calcio e d'altre nuvole


Un viaggio a volte è una curiosità a volte un'esigenza, qualche volta può essere anche un’esperienza o un'incoscienza che ci permette di arrivare anche dove magari gli altri ci dicono di non andare.
 

Comincia sempre in una giornata qualsiasi, quando si parte o si ritorna, stanchi e con quell’aria un po’ stranita. 

Sarà perché ci si muove alla velocità della luce, con tempi sempre più sincopati e con le giornate strette nella morsa delle cose che si vogliono. 

Ci si confonde tra gli altri, che diventano come noi protagonisti della storia, ogni giorno diverso, del film della vita.

Incrociamo gli sguardi distratti di gente che va e gente che viene, gente che sale, gente che scende, gente che parte e gente che arriva, gente che s’incontra, gente che si conosce.

Lo scorrere delle cose, delle case, delle file di alberi, di profili, di paesaggi visti dall’alto o di fianco e lo scorrere di parole o di propri pensieri così come l’emozione di addentrarsi tra le nuvole o in gallerie, un insieme di sensazioni dolci e percezioni forti.

Le sale d’aspetto di aeroporti e di stazioni accoglienti lasceranno poi ognuno al proprio destino, sbiadiranno i ricordi di frasi colte, di vicini di viaggio, fisionomie, stati d’animo e umori, profumi accoglienti per far posto agli affetti, agli amori, alle amicizie, ai sogni ed anche ai problemi.

Il momento più bello di un viaggio è quando il cammino diventa pensiero e, il percorso ci indica la strada per raggiungere finalmente qualche cosa.

E’ il momento in cui è messo in primo piano ciò che conta davvero e ciò che conta di più, ciò che è più importante.

Nel film della vita, questo è il vivere e poi, in fondo la vita che cos’è se non un viaggio che è condotto e ci conduce in brevi o lunghi tragitti. 

Ogni viaggio finito è un ritornare con i piedi per terra, è riflettere con noi stessi, ritrovare un contatto con la natura aldilà dello stress e delle difficoltà quotidiane per poi condividere, ascoltare, meditare e riflettere, conciliando il ritmo del passo con quello del pensier Bonjour travellers, aujord'hui c'est le mardì 13 août.

Ik.me


lunedì 25 luglio 2016

I SULTANI SONO UOMINI CHE NON DEVONO CHIEDERE MAI

Fossi il responsabile marketing di una famosa marca di dopo barba, valuterei certi mercati, quelli, dove gli uomini non hanno bisogno di chiedere mai.
Sarebbe il dopo barba indicato per certi tipi di persone di certi Paesi.
Oggi ho definitivamente (e fermamente) declinato una proposta che mi è pervenuta dal Sultanato dell’Oman.
Tre anni di lavoro a dirigere, organizzare, redigere le linee guida delle metodologie didattiche di una tra le più in vista accademie di calcio del Paese.
I casi sono due.
D’accordo che questa è gente che alle cinque della sera, così come l’Effendi, non sta tanto lì a farsi il te, si beve una tazza di petrolio e tira fino a tardi, ma questa gente solo perché conta sull'effetto e la presa che ha sugli altri il vedere quelli che portano un fazzoletto in testa e una sottana bianca non può essere cosi presuntuosa da arrogarsi il diritto di potere stabilire da sola (senza chiedere, discuterne, parlarne) il valore di una persona, delle sue conoscenze e di conseguenza del suo lavoro e di tre anni a migliaia di chilometri da casa.
Loro non chiedono.
Ti scrivono allegando e documentando; questi sono gli impianti sportivi, questo è il carnet di biglietti aerei pre-pagati a/r due volte l’anno, questo è il compenso che offriamo, questo è il contratto internazionale, questa è la macchina, lui è l’autista, l’altro là è l’interprete (che facce ragazzi) questo è l’hotel dove alloggerà.
Attendiamo urgentemente la sua decisione.
A parte il compenso che fa dubitare che questi siano di quelli che fanno cambiare, truccare e pettinare l’unica moglie che ha, anche cinque o sei volte il giorno perché altre mogli non se le possono permettere.
Ma non è solo questo.
Io non sono bigotto, figuriamoci, si io.
Coerente quello sì, almeno, credo.
Documentandomi.
La Legge Fondamentale dell'Oman dichiara l'islam religione di Stato e la sharia principale fonte della legislazione nazionale.
Tuttavia al suo interno è anche affermata la libertà di religione ‘’anche se con qualche limitazione per i non islamici specie in materia di culto”.
Nel caso, qualche volta mi venisse voglia di passare per una chiesa ad accendere una candela, sentire il profumo dell’incenso, per farmi il segno della croce, o starmene qualche ora in un monastero a meditare?
Da loro per noi, non è come da noi qui per loro.
Ma per piacere, ma dove hanno le chiese questi, ma, dove li hanno i monasteri.
Se me lo chiedo, è evidente che non sarò tra gli uomini che non devono chiedere mai, anzi, proprio per questo, mi piacerebbe chiederlo proprio a loro, ma dove le avete le chiese, ma dove li avete i monasteri.


Carlo Feroldi – www.carloferoldi.weebly.com
Riproduzione Riservata - J Di calcio e d'altre nuvole
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domenica 24 luglio 2016

MICA SIAMO GAMBERI

Ciao, il blog Di calcio e d’altre nuvole si è trasferito.

Se hai piacere, anche questo post lo trovi nel mio sito www.carloferoldi.com 
Carlo

venerdì 22 luglio 2016

LA MIA FORNAIA

La mia fornaia?
Lei si.
Oh,  per me è la mia fornaia è bellissima.
La mia fornaia è biondissima.
La mia fornaia mi vuole bene.
La mia fornaia è buonissima.
La mia fornaia è bravissima.
La mia fornaia mi capisce.
La mia fornaia non mi chiede mai, non parla mai di calcio.
La mia fornaia è coltissima
[legge Carlo Michelstaedter]
La mia fornaia fa anche di quei dolcetti.
La mia fornaia è dolcissima.
La mia fornaia ha entusiasmo.
La mia fornaia è gentilissima.
La mia fornaia è la numero uno di tutti i fornai.
La mia fornaia al venerdì fa pure gli gnocchi fatti in casa di patate.
La mia fornaia è precisissima.
La mia fornaia è puntualissima.
La mia fornaia ha sempre il sorriso.
Non c’è niente da dire, da eccepire e da fare, la mia fornaia è sempre la mia fornaia.

Siccome so che anche lei legge il mio blog, ho scritto questa cosa per lei, per tutte quelle volte che devo avvisarla che passo in ritardo a ritirare la spesa e chiederle ''Rosetta, me la lasci al solito posto''?


Carlo Feroldi – www.carloferoldi.weebly.com
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martedì 19 luglio 2016

ASPETTARE

Aspettare farà anche parte della vita.


Sarà pure nell'ordine naturale delle cose.

Quando attendi una parola, una mail, un sorriso, una telefonata che non arrivano, non c'è nulla di peggio che attendere invano.


Carlo Feroldi – www.carloferoldi.weebly.com
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lunedì 18 luglio 2016

STANNO TUTTI BENE

Stanno tutti beni.
Sono tutti fuori.
In pianura in giro per le città nei centri commerciali, nelle tante feste che ci sono in questo periodo nei parchi, in vacanza ai laghi, ai mari sulle spiagge, nei boschi in montagna, a vedere se con il cellulare riescono ad acchiappare i Pokemon.

Roba che se glielo facessero fare per lavoro.


Carlo Feroldi – www.carloferoldi.weebly.com
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